L’acquisto di una caraffa filtrante è un modo semplice ed economico per migliorare la qualità e il sapore dell’acqua che portiamo in tavola, si tratta di una brocca dotata di un filtro sostituibile in grado di purificare in una certa misura l’acqua del rubinetto: potrebbe essere quindi un buon compromesso tra l’acqua minerale (costosa, inquinante e ingombrante) e quella del rubinetto (che in molti preferiscono non bere a causa del sapore o delle sostanze in essa disciolte, primo fra tutti il calcare).
Sono molti i fattori da considerare quando acquistiamo una brocca con filtro, come la tecnologia, la capienza, il design. Cerchiamo di fare un percorso ragionato attraverso le possibili alternative che il mercato ci offre.
Iniziamo con una premessa: non c’è un sistema di filtrazione migliore o peggiore in assoluto. Si può invece ragionare su fattori variabili – come la composizione dell’acqua del rubinetto e le esigenze del singolo consumatore – che rendono una tecnologia preferibile a un’altra.
Altro fattore da considerare è la capienza della brocca, in parte occupata dal filtro attraverso cui l’acqua versata passa per poi depositarsi sul fondo. Andrà quindi considerato l’ingombro rapportato alla capacità effettiva della caraffa, che oscilla tra i 2 e i 5 litri. Naturalmente una caraffa da 5 litri richiederà un notevole spazio per essere collocata: queste brocche extra large possono aver senso per piccoli uffici o famiglie numerose, anche perché per questioni legate alla proliferazione batterica (eventualità sempre più rara grazie a un complessivo miglioramento dei sistemi filtranti) è consigliabile che l’acqua filtrata sia consumata entro 24 ore. Il design può comunque venire incontro a particolari esigenze di collocazione, per esempio con brocche progettate per essere inserite nel ripiano portabottiglie dello sportello del frigo.
Pulizia: la maggior parte dei produttori sconsiglia il lavaggio in lavastoviglie, anche se esistono modelli che possono esservi sottoposti. Per lo più si tratterà di lavare i vari componenti della caraffa con acqua corrente e un goccio di detersivo per piatti, evitando spugne abrasive.
Ricambio delle cartucce: non deve essere lavato, naturalmente, il filtro che va invece sostituito a cadenze regolari in base all’indicazione del produttore (spesso si parla di un filtro al mese). Prima di procedere all’acquisto della brocca è del tutto consigliabile informarsi sui tempi di sostituzione, la reperibilità e il costo delle cartucce-filtro.
La varietà di alternative è alta: alcune caraffe presentano per esempio un display che segnala il momento in cui il filtro va sostituito. Altre, specialmente le più capienti e ingombranti, sono dotate di un rubinetto con cui versare l’acqua direttamente nel bicchiere – mentre i modelli più tradizionali funzionano a “versamento classico”.
Spesso la caraffa filtrante viene portata direttamente in tavola e può sciupare l’effetto di una bella apparecchiatura. Per ovviare a questo inconveniente alcuni produttori hanno realizzato brocche con filtro molto belle da vedere, estremamente curate nel design e nei materiali (tra i quali vanno per la maggiore il vetro e il legno per i manici, come nel caso di Soma).
Anche la brocca con filtro ha i suoi detrattori. A lungo sono circolate voci su una presunta dannosità di questi dispositivi, oggi del tutto smentite da fonti inoppugnabili. Si può discutere semmai sulla loro utilità, dato che i nostri acquedotti sono costantemente controllati e sottoposti a protocolli igienici severissimi. Del resto chi ha esigenze particolari come quella di evitare l’assunzione di determinate sostanze pur in piccole quantità o modificare un gusto o un odore che non apprezza, può dotarsi con fiducia di una caraffa filtrante: come si suol dire, “male non fa”.
Ma vediamo brevemente i vantaggi nel possederne una:
A chi occorre una caraffa filtrante?
Un marchio storico per la caraffa più grande, con una capacità di 5,2 litri per l’acqua filtrata. Monta il filtro Maxtra+, che unisce tecnologia ionica e carboni attivi per la massima performance di depurazione. Con display per la sostituzione della cartuccia.
La più economica, con filtro a flusso rapido che promette di eliminare, oltre a cloro, metalli e calcare, le microplastiche. Con timer per la cartuccia, può stare nello sportello del frigo.
L’italianissima Laica propone un pacchetto con caraffa e 6 cartucce a brevetto B-Flux (filtrazione a ioni+carbone attivo).
Prezzo competitivo e qualità per una linea, appunto, “basic” studiata per la porta del frigo. Compatibile con vari filtri tra cui il Brita Maxtra e l’ottimo Waterdrop, disponibile in notevoli pacchetti convenienza. Tutti a tecnologia mista carbone attivo+ioni.
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